giovedì 26 maggio 2011

un mix di informazioni: che c'entra danny boyle con il referendum?

hey voi!

come state? come va?

io così così, mixed feelings about my current situation. ma nulla di cui preoccuparsi.

oggi ho ricevuto le schede per votare al referendum.



al di là di quello che voteremo, perché il voto è segreto e così deve essere, volevo chiedervi se voi voterete? non sentitevi obbligate a rispondere, è una domanda che mi nasce dal cuore, ma non voglio imporla a nessuno.

personalmente voterò, sento il referendum come l'ultima spiaggia (nonché la migliore, scusate la contraddizione) per la partecipazione alla vita politico-sociale. il mio voto, senza filtro, senza rappresentanze, senza bandiere. e così è, se vi pare.

ho fatto un collegamento strano oggi, sulla mia giornata, che si è conclusa, appunto, trovando le schede del referendum (io voto per posta da qui), nella cassetta della posta (leggi: per terra all'ingresso del condominio, visto che qui si usa così!) tornando a casa dal lavoro.

la mia giornata è iniziata con un meeting non particolarmente piacevole con il rettore, un uomo a cui non interessa più niente della "sua" università, che non vede più le persone come tali di fronte a se, ma piuttosto come elementi che servono o meno a far girare gli ingranaggi di quella grossa macchina (difettosa) che è la "sua" istituzione. un uomo le cui parole non solo non arrivano dal cuore, ma nemmeno lo sfiorano. per un po' l'ho scrutato cercando di vedere se tra i pochi capelli rimasti in testa avesse un interruttore che mi permettesse di classificarlo tra i robot, invece niente. speravo di vederlo un po' in difficoltà grazie alle mie domande, ma non mi ha dato soddisfazione. le risposte non le aveva, quindi cos'ha fatto? ha semplicemente rifiutato di rispondere [computer says no?].

moving on... la giornata lavorativa prosegue senza particolari alti o bassi, da registrare solo una buona lemon cake con 3 colleghi che mi hanno sostenuta dopo il suddetto meeting.

però... alle 5 smetto di lavorare e mi appropinquo verso la zona dove Danny Boyle [Enri sono sicura che sai chi è, ma ho linkato il suo nome a Wikipedia, per dare anche alle altre la possibilità di capire di chi parlo! ;)].
lui ha vinto l'oscar, ma se non l'avessi saputo non avrei potuto indovinarlo e in fondo, come avrei fatto?
avevo davanti una persona semplice, ma colta, appassionata, sincera, onesta nell'esprimere le sue idee, che non usa paroloni a caso, ma si esprime con un linguaggio ampio, forbito, per niente banale, ma assolutamente comprensibile. che non dà consigli guardando dall'alto in basso, ma terra terra, dall'altezza della sua esperienza professionale e di vita. con autoironia.
non pensavo mi sarebbe piaciuto così tanto, invece sì, ha aggiunto un po' di legna alla mia fiammella sempre accesa, quella che mi fa svegliare ogni mattina entusiasta del mio lavoro.

e ho pensato a quello che fa lui, a quello che faccio io, ai lavori "creativi", che in realtà sono mezzi di espressione, forme di comunicazione, ognuno per dire la sua per raccontare la sua e non ho potuto fare a meno di collegare il tutto: chi parla senza cuore, chi il cuore lo mette semplicemente in piazza, senza paura che glielo "rovinino" e quelle schede, che forse significano molto meno, in termini di ideali, ma che da qui finiranno in una busta anonima, in cui esprimerò un voto per un paese che amo, che mi fa incazzare perché non gira come vorrei, in cui posso ancora dire la mia...

spero di non avervi annoiate, visto che stasera mi ha preso bene scrivere.
ho pubblicato anche un post in inglese!

buonanotte ragazze (Cri a te manca ancora un po'!)

3 commenti:

la fra ha detto...

ah, tesorine, lo sapete bene che non sto zitta quando si parla di politica...
anche se la gine ha volato MOLTO alto e io sto più raso terra.
e anche se, in sintesi, c'è solo una cosa che vorrei dire.
come per il 90% degli italiani la passione per la politica ha un po' perso di senso negli ultimi anni....
ebbene, io la sintetizzo su due cose: i diritti umani e l'ambiente.
perchè fanno tutti schifo, loro, i politici (come dice la casalinga di voghera).
ma non permetterò (o almeno ci provo) che calpestino i diritti degli innocenti (a maggior ragione se non hanno votato qui, e se lottano per la loro vita-vedi gli immigrati), nè che lascino un mondo di merda alle generazioni che verranno (e che sono innocenti anche loro).
quindi: l'idea di aprire centrali nucleari che lasceranno scorie per i prossimi millenni - anche se e dico se tutto dovese andare bene, se il nucleare fosse davvero sicuro, e non ci credo, ma ecco, se anche fosse così - è delinquenziale.
è contro la natura, contro la solidarietà fra uomini che ci sono e quelli che ci saranno, è contro la vita.
...ecco, è contro la vita.
e, come quando si parla di altre scelte di morte, io non ci sto.
bacio, a dita incrociate!

la fra ha detto...

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ginez ha detto...

Informazioni sul nucleare... leggetevi questa lettera di Alberto Barocas, che oltre all'esperienza di che è stato nel settore, mi sembra raccogliere anche un bel po' di buon senso.