venerdì 29 aprile 2011

chiudi e vai

scusate se cambio un po' il tono delle vostre allegre mail.
ho fatto chiusura dello studio a milano, stasera.
sono andati via tutti, anche alberto. sono le 9 e io sono qui. perchè è l'ultima volta.
da lunedì sono a pavia, in uno studio fichissimo. davvero, meraviglioso da ogni punto di vista.
eppure non sono per niente contenta, anche se presto passerà.
milano è una città orribile, dicevo. eppure fai così fatica a uscirne...
e senti davvero le invisibili mura di nebbia di pavia, come dice mino milani.
pensi: è vero, ho scelto io di tornare indietro, eppure la tua pancia sa che non sei stata capace di starne del tutto fuori.
i milanesi sono brutta gente, vero anche questo. così diversi da me. ma ci sono cose che scorrono sottopelle, si sa.
è una storia lunga, ci vuole una tisana.
eppure, ora che sono qua mi ci sento appena arrivata, appena ambientata. e mi sembra impossibile pensare che da lunedì sarà tutto altrove.
a tre minuti a piedi da casa.
in queste ultime settimane, vedendo cindo addormentato, la sera e al mattino (i nostri orari del tutto spaiati) ho solo pensato "sto tornando a casa, amore".
è così, mie care amiche. l'ho scelto. ora sta desiderarlo.
vi abbraccio

2 commenti:

ginez ha detto...

Fra tu lo sai che sono milanese vero? :)

Ok, volevo solo sdrammatizzare un po'.
Non so... mi dispiace davvero leggere questo post. Io a Milano ho avuto belle esperienze di lavoro e brutte esperienze di lavoro. Mai così nere però.
A Milano ci ho studiato e tutto direi tranne che è una brutta città. Non classificherei i milanesi come i più simpatici d'Italia, ma nemmeno come brutta gente, forse solo perché il mio sangue ha iniziato a scorrere lì.
Purtroppo che l'ambiente che sei stata costretta a frequentare abbia mostrato una delle facce peggiori della società in generale, e, si sa, nelle grandi città questo aspetto è naturalmente amplificato. Non credo che a Roma ti sarebbe andata molto meglio, ma magari sì, chissà, il sole sarebbe stato più clemente, la pizza più buona, gli insulti più coloriti, ma originali!
Il fatto è che un'esperienza resta un'esperienza, come la mia a Parigi (anche La Spezia fa parte della lista per la verità).
Lasciano un'impronta che sarà difficile da cancellare.
La mia esperienza personale mi insegna quanto sia importante l'entusiasmo iniziale nelle avventure che iniziano, quindi è quell'ultima frase che mi lascia un po' così, "l'ho scelto. ora sta desiderarlo". ti vedo con gli occhietti dubbiosi, ma Fra posso farti una domanda?

Cosa ti mancherà dello studio di Milano?

Come la vedo io: non chiudere piano la porta dell'ufficio di Milano, per aprire con timidezza la porta dell'ufficio di Pavia.
Sbatti con violenza la porta di Milano, che dà soddisfazione e spalanca la porta dell'ufficio di Pavia, porta una ventata di freschezza e via, tuffati.
Scurdammuce u' passato, simm e Napoli paesà!
;)

enri ha detto...

...oi raghe, cosa posso dire io, pveeese da sempre?!?!
Vivere milano, è vero, può nn essere facile, soprattutto per chi è cresciuto in una città come Pavia, che ne è in parte un riflesso, con i suoi pregi e difetti...
Nella mia piccola esperienza milanese di questo inverno, ho potuto apprezzare la dinamicità e la vivacità che mi facevano sentire sicuramente più "viva" rispetto alla sonnecchiosa Pviaaaa...
Vero è anke ke quando sono rientrata a lavorare nel territorio pavesotto...nn m è certo dispiaciuto!
Per me Pavia è la giusta dimensione, a volte, effettivamente, un po' troppo tranquilla, ma questo, si sa, fa parte del gioco e delle priorità d ciascuno d noi!
...e inoltre...certo, dipende soprattutto da noi stessi:-)
Sono d'accordo con quello ke dice G: comincia con entusiasmo questa nuova realtà, anke perkè ora...hai decisamente qualcosa in più!
Sei stata una straganza ad affrontare questi mesi e ora...goditi questa nuova realtà pvese..., nn hai ke da guadagnarci:-)))
e poi...avrai sicuramente orari più umani:-)

Hei raghe...io sono alla vigilia della partenza per Roma: domani parteciperò alla beatificazione di Papa Giovanni Paolo II...
Senza scadere in sentimentalismi inutili, vi dico ke sono un po' emozionata e...ke v ricorderò tutte... Vi abbraccio...
con tanto affetto,
la Enri