domenica 13 giugno 2010

scusate se torno a parlare di politica...

...ma vorrei sapere cosa ne pensate del ddl sulle intercettazioni che verrà votato alla Camera il 9 luglio...

sono sconcertata...
credo che un conto sia la difesa della privacy e un conto sia l'impedimento all'informazione.

credo che il giornalismo italiano (e non solo) sia qualitativamente molto peggiorato negli ultimi 20anni. mi indigno quando i titoloni gridano all'accusa o all'assoluzione senza uno straccio di argomentazione e mi indigno quando dettagli che dovrebbero essere trattati con delicatezza e buon senso, vengono sbandierati ai 4 venti, gettando nel fango o elevando al ruolo di eroe il personaggio di turno.

ciò non toglie che voglio una stampa libera di informare e di investigare, di questionare, di mettere in dubbio, di raccogliere testimonianze...
il limite che viene posto con questo decreto è troppo stretto, è a un passo dall'accettare la censura, è un filtro che potrà impedire a notizie importanti di raggiungerci per tempo... vista la lentezza della giustizia italiana potrebbero volerci anni prima che sia legale per un giornalista farci sapere cosa accade nel nostro Paese!!!

siamo al paradosso: anziché cercare di sistemare ciò che non va, andiamo a toccare, a rovinare, quello che di buono ci era rimasto.
anziché preoccuparci che la formazione di giornalisti e pubblicisti (che sono la maggior parte di quelli che fanno informazione!) torni ad essere di buon livello, che rispettino l'etica della professione, che vengano pubblicamente smentiti quando non compiono il loro lavoro, che non si possano nascondere dopo aver messo in piazza i panni degli altri senza sufficienti e credibili motivazioni, noi andiamo a togliere l'inchiostro alle penne... decidiamo che visto che si scrive male è meglio non scrivere più. Io sul mio blog non potrò più dire che non sono d'accordo... dopo aver dovuto aggiungere un disclaimer dicendo che non è una testata giornalistica, dovrò smettere di esprimere le mie opinioni!

ma stiamo scherzando?!?

che differenza c'è se lo scrivo sul mio blog o se lo dico ad alta voce in un bar? resta la mia opinione personale e, in quanto tale, merita la libertà di essere espressa. non posso scriverlo sui muri, per educazione, ma devo poter essere libera di stampare volantini.

a me quest'italia fa paura... sempre più paura. lo dico da un po', ma da poco sono davvero spaventata.
non è con il "cerchiamo di non essere allarmisti" che la faccenda si risolve.
sono per il dialogo, ma se viene tolta la voce, il dialogo smette di esistere e la dittatura è a un passo.
e non mi interessa che uno sia di destra o di sinistra, io voglio un governo eletto dal popolo e un'opposizione che controlla che si faccia l'interesse del Paese.
questo non sta accadendo.
il digitale sì, la banda larga no.
i giornalisti professionisti sì, i pubblicisti no.
buona domenica e sanremo sì, i blog no!
la gente non è cretina... ma è pigra! e io non voglio che questa pigrizia diventi il passivismo grazie a cui pochi interessati prendono il comando di un Paese, se pur convinti di farne il suo bene (e anche qui, DUBITO che quelle siano le intenzioni).

ho sempre rispettato il voto altrui... quando è un voto di coscienza, non un voto di fede! non in politica.

date un'occhiata a questo articolo che ripercorre la storia dell'avvento della dittatura mussoliniana...
http://cronologia.leonardo.it/storia/a1937g.htm

ho trovato impressionanti similitudini... persino il periodo in cui viene approvato un decreto legge che legittima il sequestro dei giornali all'opposizione [12 luglio!].

non date per scontato che la similitudine berlusconi/mussolini sia esagerata... per favore.

la democrazia sta a destra quanto a sinistra... se la democrazia è quello che uno vuole e difende (il che vuol dire partecipazione!)...
la dittatura sta tanto a destra quanto a sinistra... se uno lascia che le cose accadano.

il 9 luglio voglio andare a roma...
non vorrei bandiere di partiti, che invece ci saranno, vorrei solo gente che reclama il proprio diritto alla libertà d'espressione, d'opinione, d'informazione.
se qualcuno vuole unirsi, destra o sinistra, fatemi sapere.

6 commenti:

la fra ha detto...

credo si sappia cosa penso.
gine per me ha del tutto ragione, aggiungendo il fatto che il ddl intercettazioni limita moltissimo le indagini. e questo è pericoloso e grave, salvo che si voglia indagare solo nei confronti di quelli che rubano al supermercato, o degli omicidi, ma lasciando sempre indisturbati i colletti bianchi.
inoltre, in merito al tema informazione, ritengo che a me elettore serva sapere anche quello che non è penalmnente rilevante: il fatto che un politico di sinistra vada a trans, per esempio, io lo voglio sapere: non per conoscere le sue preferenze sessuali ma perchè non voto uno che dà soldi ad un giro di sfruttamento e umiliazione degli esseri umani.
non lo sapremo più, quando questo ddl sarà legge.
non voglio fare il gioco del tanto peggio tanto meglio...ma solo dopo il fascismo gli italiani hanno partorito il loro frutto migliore di sempre, che è la costituzione...abbiamo bisogno delle tenebre...

ginez ha detto...

mi spiace non leggere il parere di Cri e Enri... so che siete super impegnate... peró questa é una questione piuttosto importante...

per rincarare la dose:
http://www.zeusnews.com/index.php3?ar=stampa&cod=12583
questo riguarda i bloggers...

enri ha detto...

Con questo ddl si uniscono tre articoli della Costutuzione fondamentali: art art. 15: La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili. La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell'Autorità Giudiziaria, con le garanzie stabilite dalla legge; art. 21: tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero, con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. Art 112: il Pubblico Ministero ha l'obbligo di esercitare l'azione penale.
Da quello ke leggo, in realtà, questo ddl nn introduce nessuna limitazione: per reati di mafia e terrorismo nn è cambiato niente rispetto a prima, non è stata prevista alcuna restrizione. Nessuna modifica, rispetto alle intercettazioni per la ricerca dei latitanti.
Lo scopo di questo ddl è di restituire pari dignità al diritto alla riservatezza, al diritto di cronaca ed al diritto-dovere di indagine. Le intercettazioni potranno essere effettuate per le stesse tipologie di reato per le quali erano già previste.
Inoltre, è garantito il diritto alla pubblicazione di notizie di indagine, ma, a garanzia del corretto svolgimento delle indagini: non sarà possibile pubblicare atti o parte di essi, fino alla conclusione dell'indagine preliminare.
Riguardo ai giornalisti, questi devono riferire ed effettuare commenti, ma nel rispetto del principio della presunzione d'innocenza.
Quindi opinioni ed informazioni relative ai procedimenti penali in corso, dovrebbero essere diffuse attraverso i media solo se ciò non è lesivo della presunzione d'innocenza dell'indagato o dell'imputato; in merito al diritto all'informazione, questa deve essere garantita, purkè arrivi dalle autorità giudiziarie e dagli organi investigativi senza recare pregiudizio al segreto istruttorio E' garantito quindi il diritto ad una informazione ufficiale e trasparente e non il diritto all'aquisizione e divulgazone illecita di atti riservati.
poi personalmente nn m interessa più d tanto sapere circa i pettegolezzi e la vita privata dei nostri politici: purtoppo nn ho molta fiducia riguardo alla loro integrità, ma nessun uomo (destra o sinistra ) è perfetto e a me interessa ke, in "qualke modo", facciano il loro dovere; dvessimo guardare alla loro vita privata...credo proprio ke poki s salverebbero, cn il riskio, per noi, d concentrarci maggiormente sugli scandali d basso profilo, piuttosto ke sui probelmi più importanti.
Mussolini/Belusconi: paragone un pokino azzardato..nn vado oltre, dico solo ke ai tempi del fascismo una sola parola cntraria al regime veniva punita duramente...ora nn è così -m sembra- e ovviamente ...meno male!

ginez ha detto...

Enri, il paragone Berlusconi/Mussolini non si riferisce al Mussolini dittatore, ma al Mussolini Capo del Governo.
Non voglio che ci si dimentichi il passato e non voglio che si ripetano gli stessi errori. A mio avviso questo sta accadendo. La mia è una preoccupazione sincera.
Nel luglio 1923 fu approvato un ddl che limitiva drasticamente la libertá di stampa. Da lì fu un'escalation che culminó con l'autoproclamazione a capo unico (= dittatore) di Mussolini.
Semplicemente non voglio che la storia si ripeta, e so che condividiamo questo desiderio.

Sui politici puliti siamo d'accordo: non se ne salva uno. Ma se non se ne salva uno tutti a casa!
Non mi accontento di scegliere il meno peggio, non voglio gente corrotta e corruttibile che pretenda di fare i miei interessi. Che fiducia merita gente cosí?

La vita privata di un politico dev'essere tutelata tanto quanto quella di qualsiasi cittadino e io ho diritto di sapere se chi ho eletto é una persona di sani principi, che rispetta la legge che deve difendere e applicare!
Se un politico spaccia, se sfrutta, se è corrotto, se non gioca pulito, ho il diritto di saperlo.
In un altro paese un politico minacciato da uno scandalo si dimette, in Italia evitiamo che la stampa pubblichi la storia.
Queste cose non vengono fuori solo grazie alle indagini della polizia, ma partono da denunce e spesso le denunce sono effettuate da giornalisti che si imbattono in informazioni.

Non salvo la casta della stampa dalla mia polemica.
L'Italia é nella merda (scusate il francesismo) anche grazie a gente che non ha idea di cosa voglia dire la parola etica.
Questo peró sottolinea una bassima qualitá nella preparazione di un giornalista alla sua professione, una mancanza di valori, un malfunzionamento della giustizia e un'ignoranza generale degli italiani, creduloni e pigri.
Esistono le querele e un giornalista che infama, che non rispetta la privacy di un cittadino (politico o meno), deve essere punito e, se recidivo, deve smettere di esercitare la sua professione. La reputazione esiste per tutti, ma noi ce ne siamo dimenticati. Ci fa comodo solo quando fa notizia.
Leggi per tutelare tutto ció giá esistono, ma vanno applicate!
E il controllo che i giornalisti dovrebbero tutelare su loro stessi dovrebbe essere assai maggiore!
Il Gran Giurí della pubblicitá cassa Rocco Siffredi perché dice patatina, ma i giornalisti si proteggono a vicenda perché nessuno di loro é all'altezza del mestiere! Fanno schifo.
Libero si permette di pubblicare una finta intervista che un giornalista americano non ha mai rilasciato, ma il direttore é ancora lí... [Leggi la bufala qui]

ginez ha detto...

Il problema di questo ddl é che non risolve i problemi dei grandi, stringe la corda attorno ai polsi dei piccoli!

Viene modificato l'art. 684 e un'amenda che prima andava da 51 a 258 euro ora va da 1000 a 5000 euro. Altre amende raggiungono i 10mila euro. Tutte sanzioni che possono benissimo colpire i blogger!

Ora non solo la stampa ufficiale é obbligata alla rettifica di informazioni non corrette (o non concesse) entro 48h, ma anche un blogger! Capite che non c'é senso della misura?
Un qualsiasi politico puó sparare cazzate al G8 e fare gaffe e io rischio 5mila euro di multa se scrivo una cazzata o riporto parzialmente fatti sul mio blog?

Gli articoli che vengono toccati da questo ddl sono molti di più di quelli che citi... Alcuni ovviamente vengono modificati in maniera ignorabile, altri subiscono modifiche sostanziali.

Questo è il testo completo del ddl: http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00424336.pdf.

L'unica nota positiva di questa classe politica (perché non è solo Berlusconi, non è solo la maggioranza, è un ddl trasversale), per quanto mi riguarda, è che mi sta facendo leggere il Codice Penale!

ginez ha detto...

ma perché scrivo ammenda sempre con una m sola???

ragazze io con questa discussione non cerco di irritare nessuno, voglio che questo sia chiaro.

è una discussione in cui esprimo i miei dubbi su quello che accade e su come si sta reagendo a una situazione che, a mio avviso, richiede una maggiore partecipazione attiva della gente comune alla vita politica.

una volta eletti i nostri rappresentanti non bisogna tapparsi le orecchie e chiudere gli occhi, siamo noi i principali tutelatori della nostra stessa democrazia. non é solo un nostro diritto, ma anche un nostro dovere.
le dichiarazioni di un politico non sono assiomi che vanno presi per oro colato, vanno ascoltati, valutati, discussi, approvati o criticati e respinti. E non per partito preso, ribadisco quanto scritto nel post, dev'esserci consapevolezza. Fidarsi di chi si elegge è legittimo, lasciarli fare quello che vuole senza che ci sia un riscontro, non mi sembra il caso. Devono riferire a noi. Siamo noi i primi critici. Diritto e dovere.

[e ora basta... ho scritto abbastanza, scusate la prolissaggine!]